Il Circolo Tennis Rovigo torna a focalizzare l’importanza della certificazione medico-sportiva che è un documento necessario e obbligatorio per qualsiasi tesserato di una società sportiva, sia che effettui la pratica agonistica che quella non agonistica.
Detto ciò, la responsabilità per la mancata presenza di questo documento che attesta la “buona salute” per la pratica sportiva agonistica o non agonistica, in caso di controlli o di problematiche sanitarie durante lo svolgimento delle attività, fa ricadere la responsabilità sui responsabili della società sportiva, in particolare sulla figura del Presidente.
La responsabilità della società e dei dirigenti
In assenza della visita medico sportiva e del relativo certificato di idoneità sportiva, la società non può procedere con il tesseramento dell’atleta, né a livello agonistico né a livello non agonistico. Il certificato in questione è un obbligo legale imprescindibile e la sua assenza comporta una responsabilità civile e/o penale a carico della società sportiva, del presidente e dei suoi dirigenti.
La responsabilità e la corresponsabilità
Nello specifico, chi ne risponde è il Presidente in qualità di massimo responsabile ma, in corresponsabilità, ne rispondono anche tutti i dirigenti e gli operatori che, per un motivo o per un altro, erano a conoscenza di questa lacuna e non hanno fatto nulla per colmarla. In caso di dichiarazioni mendaci, inoltre, oltre alla società in quanto diretto responsabile del mancato controllo, viene chiamato anche in causa il medico che ha rilasciato il certificato artefatto, non conforme, con l’accusa di aver falsificato un documento ufficiale. In caso di morte di un atleta, sia in caso di agonismo che di non agonismo, l’accusa è di omicidio colposo.
Il Circolo rimane a disposizione per qualsiasi ulteriore approfondimento e con l’occasione ricorda l’importanza di essere tesserati FITP per l’anno in corso (vedi LINK chiarimento).